Classe 1990, consegue il Diploma di Pianoforte presso il Conservatorio di Parma nel 2013. Durante questo primo periodo di formazione classica frequenta diverse masterclass con musicisti di fama mondiale: in particolare col pianista Fabrizio Ottaviucci approfondisce lo studio del pianoforte preparato di John Cage e la musica di altri importanti compositori del Novecento, tra cui Giacinto Scelsi e Morton Feldman.
Partecipa al programma Erasmus, studiando per un anno presso l’Accademia di Musica “Stanislawa Moniuszki” di Danzica. Durante quell’anno in terra polacca arriva la passione per il jazz, e si avvicina a questa musica prendendo le sue prime lezioni col M.° Leszek Kułakowski. Continua con gli studi e nel 2016 consegue il Diploma Accademico di primo livello in Pianoforte Jazz sotto la guida dei maestri Alberto Tacchini, Roberto Bonati e Roberto Dani, con una tesi su John Taylor, ottenendo il massimo dei voti. Parallelamente studia composizione col M.° Luigi Abbate e sassofono col M.° Massimo Ferraguti. Completa il ciclo di studi con il secondo livello presso il Conservatorio di Milano sotto la guida del maestro Umberto Petrin, con una tesi su Carla Bley.
A gennaio 2021 è uscito il suo disco d’esordio in piano solo, “A Light in the Darkness”, una raccolta di improvvisazioni e composizioni originali intorno al concetto di yin e yang. Prodotto da Dodicilune, al suo interno è presente una poesia originale di Umberto Petrin scritta appositamente sulla musica del disco. E’ stato invitato da Stefano Zenni a presentare questo lavoro al Festival MetJazz 2021 “Il futuro del jazz italiano” – Teatro Metastasio di Prato (concerto registrato da RaiRadio3). Il disco ha ricevuto inoltre ottime recensioni su diverse riviste specializzate del panorama nazionale.
A settembre dello stesso anno è uscito per la Emme Record Label l’album del suo progetto “Unusual Trio” (con Gabriele Fava al sax tenore e soprano, e Giacomo Ganzerli alla batteria). Il disco raccoglie una serie di brani originali di Andrea Goretti, tra cui degli omaggi a John Taylor (“Azimuth Song” e “Timeside”, quest’ultimo scritto per la tesi presso il Conservatorio di Parma), Andrew Hill (“Crepuscule”) e Steve Lacy (“S.L.”).
A Gennaio 2022 uscirà invece un altro disco in piano solo dal titolo “SILENCES: The Impossible Show“, un lavoro di reinterpretazione di musiche degli anni ’20 del ‘900 (George Gershwin, Kurt Weill, Franz Lehar), commissionato da Pascal Maurice éditeur. Fanno parte del progetto anche le “Irma Variations”, parte della colonna sonora del film No-Shows dello stesso editore.
Musicista eclettico, dedito alla ricerca e sperimentazione di differenti linguaggi musicali, negli anni ha avuto l’occasione di spaziare tra generi e stili diversi. Per esempio, ha partecipato a diverse conduction, dirette dal compositore e contrabbassista Roberto Bonati (presso Teatro Regio di Parma – concerto pubblicato in DVD dalla etichetta Parma Frontiere Jazz –, Casa della Musica di Parma); ha arrangiato e interpretato in pianoforte solo le musiche del compositore mantovano Stefano Gueresi, partecipando alla registrazione del disco “Stefano Gueresi – Il Ricordo vol.2” (TRJ Records); suona regolarmente con diverse formazioni in festival internazionali di improvvisazione radicale (Oooh Festival, RARA Festival); ha collaborato con Tian Ruohan, musicista di erhu (violino tradizionale cinese), con cui si è esibito in concerto suonando musiche tradizionali cinesi.
Ha intrapreso di recente un nuovo progetto in solitaria, “Silent Films Soundtrack”, in cui musica dal vivo, improvvisando, film muti di inizio ‘900 (come Il Gabinetto del Dottor Caligari, L’Inferno, Nosferatu, …).
E’ attivo anche come compositore di musiche per video (ad esempio con il brano Blowing, composto per un video della MAU Architecture).
Da tre anni è attivo col progetto di teatro musicale Digitans (per due tastiere e voce, con musiche del compositore trentino Alessandro Boratti), risultato vincitore di una residenza artistica per il 460 Festival del Gran Paradiso.
La sua composizione per sassofono contralto solo Pandora e Utopia è stata eseguita in prima esecuzione assoluta durante lo spettacolo “Padroni delle nostre vite”, in collaborazione col Conservatorio di Parma.